Andrés Morales
PAESE DI OCCHI E SOGNI
(Poesie 1982-2016)
a cura di Lucia Cupertino
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La pubblicazione di questa antologia poetica a Roma, col bel titolo di Paese di occhi e sogni, è anche per il cileno Andrés Morales l'occasione di osservarsi e considerare quali poesie lo rappresentano oggi davanti al pubblico di lettori di una lingua sorella ma pur sempre straniera. L'aspetto che più mi attrae della sua poesia è quello del cronovisore, del visionario («Todos íbamos a ser Rimbaud.», «Tutti saremmo stati Rimbaud.»), ma ciò che più mi inquieta e scuote a ogni lettura, in tutta la sua opera è quella specie di matrimonio della lingua con la morte che Andrés Morales raggiunge con il suo lavoro poetico.
Dall'introduzione di DANIEL CALABRESE
ANDRÉS MORALES è nato a Santiago del Cile nel 1962. Tra i suoi ultimi libri di poesia: Los Cantos de la Sibila (2008); Ejercicio de escribir (2010); Poemas/Pjesme (2011); Antologia breve (2011); Escrito (2012); Escenas del derrumbe de Occidente (2014) e Tránsfugo (2016). Suoi testi sono strati tradotti in diverse lingue e pubblicati in antologie e riviste cilene e straniere. Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra gli ultimi: Premio Hispanoamericano "Andrés Bello" 2014 e il Premio de Ensayo "Centro Cultural de España" nel 2002 e 2003. Ha pubblicato saggi sulla poesia cilena, latinoamericana ed europea.
i fili -34 - aprile 2019
pagg. 144, € 15
ISBN 978-88-97490-40-1
La scheda del libro (file PDF)
Le prime pagine (file PDF)
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