Edizioni Fili d'Aquilone

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Enzia Verduchi
NANOF
a cura di Alessio Brandolini

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L'artista Oreste Fernando Nannetti (Roma 1927 - Volterra 1994), descrisse il proprio mondo all'interno di un manicomio. Una realtà vissuta e immaginata nell'isolamento, nel dolore e nei viaggi cosmonautici effettuati con la fantasia, con l'immaginazione ma da esperto "astronautico ingegnere minerario nel sistema mentale". Questa era la sua chiave mineraria. Un mondo artistico vasto e dettagliato: di eventi, guerre, città, disegni geometrici, numeri e parole, anche di lingue inventate o che sembrano provenire da idiomi antichi, come l'etrusco. Nanof, della messicana Enzia Verduchi, ci racconta in versi del libro di pietra di Nannetti, lo interpreta e lo trasforma in grande poesia, per questo ci è sembrata necessario far conoscere ai lettori italiani un così intenso e importante lavoro.

Dall'introduzione di
ALESSIO BRANDOLINI


ENZIA VERDUCHI è nata a Roma nel 1967 ma dall'età di cinque anni vive in Messico dove si è laureata in Giornalismo e Scienze della Comunicazione. Nel 1992 ha ricevuto il Premio "Nacional de Cuento Efrain Huerta". Ha collaborato a riviste e supplementi culturali messicani e internazionali. Ha pubblicato i libri di cronaca: 40° a la sombra (2013), Los segundos y los dias. Breviario sobre el temblor (2018) e le raccolte poetiche: Cartas de usurpacion (1992), El bosque de la hormiga (2002), Groenlandia (2018) e Nanof (2019). Suoi testi poetici sono stati tradotti in diverse lingue e pubblicati all'estero.


i fili - 62 - ottobre 2024
pagg. 116, € 15
ISBN 978-88-97490-77-7
La scheda del libro (file PDF)
Le prime pagine (file PDF)




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